Chiusi, la città etrusca che ha resistito alla dominazione romana (probabilmente una delle più antiche città etrusche), appartiene alla provincia di Siena in Toscana e accoglie oltre otto mila e ottocento abitanti detti Chiusini.
Il territorio, prevalentemente agricolo, ha fatto della produzione di vite, olivo e frutta una delle attività più redditizie traendo enormi vantaggi altresì dalla posizione strategica trovandosi su una notevole arteria commerciale; tuttora questi prodotti fungono da protagonisti e riscuotono grande successo specialmente se accompagnati a sapori altrettanto ottimi.
Tra i prodotti tipici è bene citare i cantucci (spesso e volentieri gustati insieme al vinsanto della Toscana), i pici, il tegamaccio e il brustico, questi ultimi a base di pesce.
Il Duomo e il museo della Cattedrale posto accanto a esso sono indubbiamente le prime tappe da prendere in considerazione in visita a Chiusi: il primo detiene una tavola di Bernardino Fungai mentre il museo raccoglie un vasto tesoro che oltre ai paramenti sacri, alle iscrizioni paleocristiane e a tanti altri preziosi elementi una collezione di ventidue codici e corali dell'abbazia di Monte Oliveto Maggiore.
Chiusi custodisce molteplici catacombe (Catacomba di Santa Caterina d'Alessandria, Catacomba di Santa Mustiola) e alcune tombe comprese nell'area della necropoli etrusca (Tomba della Scimmia, Tomba del Leone, Tomba della Pellegrina) oltre al museo archeologico nazionale con raccolte di ceramiche greche e di reperti etruschi.
A pochissimi chilometri dal centro storico ci imbattiamo nel lago di Chiusi circondato dalle colline tipiche della Toscana, lo stesso che veniva definito "chiaro di luna" dagli Etruschi. Vengono qui praticate diverse attività sportive, dalla pesca sportiva al canottaggio.
|